IN televisione
Turisti per Caso
UN PICCOLO GRANDE CULT
TURISTI PER CASO
Com'è nata l'idea?
Natale del 1989. Io e Syusy vogliamo prenderci una vacanza e fare un viaggio, il nostro primo viaggio. Lei insiste per andare in India. Io sono terrorizzato dalle 3M dell’India: Merda, Miseria, Malaria. Syusy allora compra una telecamerina 8HB, appena uscita, che ha una qualità sufficiente per essere mandata in onda e mi convince a partire, con la scusa che “andiamo per lavoro”. Infatti filmiamo la nostra prima avventura di viaggio, torniamo e la monta Giuseppe Ghinami, che diventerà il pilastro fondamentale di tutte le nostre future esperienze.
Portiamo il filmatino a Minoli e intanto che lui ci pensa succede che il Tg2 indice uno sciopero: “Di passaggio in India” dura giusto mezz’ora, come il Tg, lui lo manda in onda per tappare il buco e funziona! Inizia la serie di Turisti per Caso. Si aggrega al gruppo Marco Schiavina, detto appunto Orso, che sarà il nostro Stratega Turistico, l’anima della programmazione. All’inizio andiamo soli io e Syusy, almeno fino al ’96, poi verrà con noi Giuseppe Ghinami, con Paolo Santolini e poi Giacomo Frignani, come operatori/complici/compagni di viaggio. Troupe superleggera…
Iniziano così i viaggi e le puntate di Turistipercaso.
Tutti i viaggi di
Turisti per Caso:
1991 – India, il primo viaggio non si scorda mai. Infatti non dimenticherò mai Puttaparthi, dove c’era l’Ashram di Sai Baba. I fedeli, che io chiamavo “Comunione e Meditazione”, bevevano l’acqua della fontana, dicendo che non si potevano ammalare, visto che c’era la “protezione” del Guru. Io, miscredente, bevevo solo acqua minerale. Però a loro (Syusy compresa) non è successo niente. A me è venuta la gastroenterite, con febbrone. Ho passato tre giorni in una stanzetta di un alberghino, dove c’era solo il letto, un chiodo (l’armadio/attaccapanni), un buco (il cesso) e un rubinetto. Stava sopra ad un negozietto che vendeva musicassette, e trasmetteva, dalle 7 alle 19, ininterrottamente musica modale (cioè sempre uguale) ad altissimo volume.
1994 – Cuba. In pieno periodo “speciale”, cioè in cui mancava tutto. C’era solo un grande entusiasmo, tanta gente davvero speciale. C’era anche Zoe, nella pancia della sua mamma. E soprattutto Gianfranco Ginestri, grande amico e grandissimo amante di Cuba, a farci da badante turistico.
1994 – Brasile. Abbiamo sfilato al Sambodromo di Rio, con il Carnevale di Cento, una cittadina tra Ferrara e Bologna. Incredibile!
1995 – Egitto. Il primo contatto con l’Islam e con il Medio Oriente. Accompagnati da una delegazione della Università della Terza Età di Modena, che ne sapevano più delle Guide.
1996 – Marocco e Turchia. La Turchia l’abbiamo fatta in barca, bellissima. Peccato che in aprile facesse ancora freddo, con tempeste varie.
1996 – Con La Maratona di New York, passiamo a Rai 3 (dove Giovanni Minoli è diventato Direttore), in prima serata.
1997 – Polinesia con Antoine e Messico con Pino Cacucci e Gloria Corica.
1998 – Argentina con Francesco Guccini e Giorgio Comaschi.
1999 – Giappone e poi Dal Polo all’Equatore, una serie di puntate dalle Svalbard ai Caraibi. Il Giappone è stato forse il viaggio che ha segnato una svolta, anche in termini di successo della serie.
2000 – Capodanno in Cina e Spagna, Siviglia.
2001 – Nepal e Tibet. Con il nostro amico naturopata Erus Sangiorgi e con Franco Battiato. Qui abbiamo anche conosciuto Marco Banchelli, ciclista per caso che ha girato il mondo in bicicletta.
2006 – a distanza di qualche anno, torniamo con sei puntate di Turisti per caso dal sottotitolo “La nostra Africa”. Sono: Senegal ed Etiopia, Mali ed Etiopia, Sudafrica e Mali, Sudafrica, Mali e Libia, Emirati arabi
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