cOS'HO SCRITTO

Libri

Avevo 10 in italiano!

RAI LIBRI, 2017

Gustologia

di Patrizio Roversi e Martino Ragusa

Viaggio nell’Italia del cibo dalla terra alla tavola

Dalla bagnacauda al pane frattau e dal frico friulano ai torcinelli abruzzesi, l’irresistibile viaggio tra i fornelli d’Italia di un Artusi a due teste: un grande appassionato di territorio e tradizioni e un noto gastronomo. Come lo storico manuale del grande Pellegrino Artusi, questo libro cerca di offrire uno sguardo nuovo sulla ricchezza della cucina regionale, illustrando non solo le ricette e i menu tipici, ma raccontando, per ognuno, le caratteristiche che li legano al suolo, all’aria, all’acqua, alla storia della zona in cui sono nati.  Il risultato? Una guida completa e semplice da utilizzare, che permetterà anche al meno provetto dei cuochi di stupire i commensali con i capolavori della gastronomia, da Nord a Sud. Ma anche una lettura ricca di curiosità e informazioni che aiuta a orientarsi fra tradizioni, eccellenze locali, prodotti di stagione, restituendoci il sapore più autentico di ogni regione e disegnando un’ideale geografia della buona tavola, che aiuta anche a comprendere la nostra biodiversità agricola e antropologica. E che ci farà venire voglia di viaggiare… perché imparare a cucinare esplorando il nostro Paese è il modo migliore per ritrovare la concretezza e la semplicità che sono la bandiera del gusto italiano e, alla fine, la più importante risorsa del nostro Paese.

gustologia

Rizzoli, 2011

Misteri per Caso

di Syusy Blady e Patrizio Roversi

Un viaggio intorno al mondo che non racconta la solita storia

Syusy è una turista non-per-caso che da vent’anni va a caccia degli enigmi che la Storia ufficiale non riesce a risolvere. Patrizio è un ascoltatore scettico, ma pronto a seguirla nel suo viaggio mentale e fisico sulle tracce di grandi misteri del passato. In questo libro, partendo dal santuario di San Luca a Bologna, si arriva a Malta, l’isola della Dea Madre, dove Syusy ha preso atto che Dio è nato donna. In Mongolia invece ha trovato le prove che la Lupa del Campidoglio è stata copiata da un simbolo più antico e lo può dimostrare! Da una mappa conservata all’Università di Bologna ha dedotto che qualcuno aveva mappato la terra in un periodo antichissimo, in una specie di Google Earth antidiluviana. Quindi Cristoforo Colombo non ha scoperto niente di nuovo, come le ha confermato l’ultima erede dei nobili spagnoli che gli pagarono il viaggio. A proposito di America, come mai da sempre tutti cercano l’oro? C’è forse una ragione segret che lo rende tanto prezioso? In Ecuador Syusy ha rintracciato in una sorgente aurea la fonte dell’eterna giovinezza. Tornando in Italia, chi ha costruito le imponenti mura megalitiche e i grandi porti misteriosi di Orbetello e del Circeo? Sulle rotte dei Pelasgi e dei Popoli del Mare, Syusy ha ritrovato i resti di una Atlantide mediterranea ora scomparsa. Per sapere cosa succederà nel 2012 è poi andata in Guatemala, a chiedere spiegazioni direttamente agli ultimi discendenti dei Maya, gli Indios Lacandoni. E di ritorno dalle Ande, è passata per New York da Zecharia Sitchin, il celebre studioso dei Sumeri, per non farsi mancare nemmeno l’ipotesi dell’origine extraterrestre dell’uomo. A questo punto Patrizio ha un mancamento.
Misteri per caso

Editrice Socialmente, 2007

Chiudi il gas e vieni via

di Patrizio Roversi

Viaggi di un sedentario

“Chiudi il gas e vieni via!” era l’esortazione di un avventuroso caballero alla sua bella, in un Carosello a cartoni animati, di quando ero piccolo. È diventata la mia frase simbolica, il sottotitolo della mia introspezione psicoterapeutica, il mio mantra. In effetti io sono di quelli che non vorrebbero mai uscire di casa, e che quando sono proprio costretti a partire per un viaggio chiudono il gas, perché non si sa mai. Lo chiudo, poi controllo d’averlo chiuso e lo richiudo, poi non mi ricordo se si chiude girando di là o di qua, e lo riaccendo e lo richiudo… Il fatto è che io sono pigro, fifone e assolutamente sedentario. Se non fosse stato per Syusy io non sarei mai andato da nessuna parte. Le versione secondo cui mi ha convinto a partire per il nostro primo viaggio da turistipercaso regalandomi una telecamerina e convincendomi che non si trattava di una vacanza, ma di un lavoro, è letteralmente vera. Poi Giovanni Minoli ha mandato in onda il filmato sulla Rai e mi hanno incastrato. Mi è toccato viaggiare.” 
chiudi il gas e vieni via

Edagricole-Calderini, 2006

Turisti per Cibo

di Patrizio Roversi, Syusy Blady e Martino Ragusa

Il grand tour del buon mangiare

Un libro sull’Italia a tavola, originale e gustoso (nel senso della lettura…). Da una parte Martino Ragusa, che ha percorso in lungo e in largo l’Italia alla ricerca dei piatti della nostra storia culinaria, a caccia dei prodotti della cultura contadina e degli angoli che custodiscono intatte queste gemme preziose del buon sapore. Dall’altra chi “per caso”, come Patrizio Roversi e Syusy Blady, ha girato tutto il mondo senza mai dimenticare di mettersi a tavola al momento giusto. Continua così il viaggio già iniziato con “Golosi per caso” e che ha aperto la strada a un nuovo modo di raccontare e descrivere le cose buone da mettere in tavola. E questa volta si parlerà delle leccornie dimenticate, dei sapori “a rischio di estinzione”, delle grandi, ma poco note, tradizioni gastronomiche. Non la solita guida fatta di un lungo elenco di prodotti, ristoranti e alberghi, gastronomie ed enoteche. 
turisti per cibo

Edagricole-Calderini, 2005

Golosi per Caso

di Patrizio Roversi, Syusy Blady e Martino Ragusa

Viaggio nel mondo dei sapori

Martino Ragusa, medico ed eno-gastronomo, racconta il suo Grand Tour nell’Italia “da mangiare”, dalla Valle d’Aosta a Pantelleria. Viaggia alla ricerca di prodotti tipici, scovati nei loro luoghi di nascita. E scopre i saperi, le tradizioni, le fatiche, le apprensioni e le passioni delle donne e degli uomini artefici di questi prodotti. Scrive delle lettere a Syusy Blady e Patrizio Roversi per convincerli che un formaggio o un salume gustato nel suo luogo di produzione ha il valore aggiunto dell’atmosfera e di tanti sapori in più. E i turisti per caso gli rispondono, raccontandogli le proprie avvventure gastronomiche, vissute e digerite in giro per il mondo.

“Quando ci hanno proposto questo lavoro noi un po’ siamo rimasti perplessi, perché pensavamo ci fossero molti libri su questo argomento, molte guide… Non volevamo fare qualcosa che già ci fosse, indulgere alla moda. In sostanza ammetto che ho partecipato a questa impresa soprattutto per fare rabbia a Syusy! Mi ha accusato per anni di andare in giro e di mangiare per il puro gusto di mangiare, portando a casa tre etti in più… Come un riflesso condizionato di golosità. Qui almeno c’è la dimostrazione che un modo di capire i posti spesso è quello di assaggiare le cose: vedi come fanno da mangiare, gli ingredienti che hanno e capisci la cultura, come sono i mercati, intuisci anche i riflessi culturali di una dominazione. Mangiare serve, oltre che essere gratificante! E Martino nel libro si lascia spesso andare, non tanto nel descrivere i prodotti che presenta con taglio professionale, ma nel descrivere le persone che il prodotto lo fanno. Ha fatto un giro vero lungo l’Italia, prendendo corriere, trenini e trattori. Io e la Syusy rispondiamo alle sue lettere, a volte insieme, a volte separatamente (quelle separate sono venute meglio!) raccontando le nostre esperienze a carattere gastronomico in giro per il mondo. L’anima del libro poi non mi azzardo a spiegarla, non l’ho capita nemmeno io!”

golosi per caso

Einaudi Stile Libero, 2000.

Quel poco che abbiamo capito del mondo facendo i Turisti per caso

di Patrizio Roversi e Syusy Blady

Il volume è una piccola guida al pianeta Terra e ai suoi abitanti, scritta a due voci dai due noti viaggiatori dilettanti, uno pigro e pieno di fobie, l’altra incosciente e instancabile. L’uno preferisce le certezze, l’altra il mistero. Il libro non è il gadget della trasmissione: in esso ci sono le cose che i “Turisti per caso” non sono riusciti a raccontare con le immagini, ma che meritavano di essere fissate dalla loro penna. Le più belle e inquietanti albe del pianeta, il panico delle metropoli, i cibi più stravaganti, i costumi sessuali, gli equivoci della lingua… il tutto condito con utili consigli per il viaggiatore dilettante che troverà nel libro un curioso e divertente breviario per gli spostamenti planetari. 

le guide di comix - Franco Cosimo Panini, 1994

Di passaggio in India

di Patrizio Roversi e Syusy Blady 

Guida a due voci dissonanti

Questo libro contiene il diario di viaggio minimale di due turisti per caso, capitati in India in base ad itinerari personali diversi: lei aveva delle precise curiosità, lui aveva delle imprecisate diffidenze. 

Questo libro non è una guida turistica, ma molto di più. È il divertente racconto di un viaggio e del suo esito: la trasformazione di due soggettività. Lei ci credeva? Ora è più scettica. Lui era cinico? Ora si illumina di trascendenza.

Di passaggio in India

Sperling & Kupfer, 1992

Manuale di autodifesa televisiva

di Patrizio Roversi e Martino Ragusa

Dialoghi di un teledipendente con il suo analista

In questo libro Ragusa e Roversi dimostrano – scrive Aldo Grasso nella Prefazione – “come anche la televisione (entità viva ed essa stessa realtà psicologica) sia attraversata da quei nembi psichici che tradizionalmente chiamiamo inconscio”. La tv dunque non solo comunica, impone modelli e crea mode, ma interagisce con gli spettatori al livello più profondo. Si scopre che sottoponendo regolarmente un soggetto mammone e giuggiolone alle esibizioni di Cristina D’Avena o di Fabrizio Frizzi si rischia di farlo regredire fino alla nostalgia del biberon: che l’esempio di Vittorio Sgarbi può essere devastante per chi è  già di suo un po’ bullo e cazzutello; che la corposa presenza di Maurizio Costanzo può intossicare irrimediabilmente coloro che coltivano deliri di onnipotenza. La carta vicnente di un fenomeno televisivo in fondo è proprio la correlzaione fra la sua funzione ocmpensatoria e rassicurante e la microfollia del telespettatore. Così la nevrosi cresce e l’audicence pure, in un’alleanza perversa e senza fine: è la teledipendenza, quella vera, drammatica o tragicomica, che ci colpisce tutti, direttamente o negli affetti più cari. Voyeur, invidiosi, masochisti non potranno più rinunciare alla Raffai, che sbatte sul video situazioni torbide, ambienti squallidi, sofferenza di gente qualunque. Chi teme il disordine e la sovversione, troverà settimanalmente sollievo in Pippo Baudo, figura indistruttibile e perenne, profeta del buon senso e dei luoghi comuni. Questo “manuale” rivela, con gli strumenti della psicanalisi, come c’è dietro la coazione a rivedere ogni anno Fantastico, cosa impedisce alle persone intelligenti di prendere le distanze da Telemike, quale disturbo mentale induce a decidere di passare ore e ore con la Lambertucci o con Funari. Ma non si limita alla diagnosi: esso costituisce anche un vero e proprio itinerario terapeutico per liberarsi dalla dipendenza televisiva, una guida scintillante di humour che fornisce le armi dell’ironia, del senso critico e del divertimento a chi è fanatico della tv ma d’altro canto rifiuta di diventare merce di scambio per quegli implacabili tiranni che si chiamano Audience, Sponsor, Target. Trend, Share….

manuale di autodifesa televisiva

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