cOS'HO SCRITTO
Libri
Avevo 10 in italiano!
RAI LIBRI, 2017
Gustologia
di Patrizio Roversi e Martino Ragusa
Viaggio nell’Italia del cibo dalla terra alla tavola
Dalla bagnacauda al pane frattau e dal frico friulano ai torcinelli abruzzesi, l’irresistibile viaggio tra i fornelli d’Italia di un Artusi a due teste: un grande appassionato di territorio e tradizioni e un noto gastronomo. Come lo storico manuale del grande Pellegrino Artusi, questo libro cerca di offrire uno sguardo nuovo sulla ricchezza della cucina regionale, illustrando non solo le ricette e i menu tipici, ma raccontando, per ognuno, le caratteristiche che li legano al suolo, all’aria, all’acqua, alla storia della zona in cui sono nati. Il risultato? Una guida completa e semplice da utilizzare, che permetterà anche al meno provetto dei cuochi di stupire i commensali con i capolavori della gastronomia, da Nord a Sud. Ma anche una lettura ricca di curiosità e informazioni che aiuta a orientarsi fra tradizioni, eccellenze locali, prodotti di stagione, restituendoci il sapore più autentico di ogni regione e disegnando un’ideale geografia della buona tavola, che aiuta anche a comprendere la nostra biodiversità agricola e antropologica. E che ci farà venire voglia di viaggiare… perché imparare a cucinare esplorando il nostro Paese è il modo migliore per ritrovare la concretezza e la semplicità che sono la bandiera del gusto italiano e, alla fine, la più importante risorsa del nostro Paese.
Rizzoli, 2011
Misteri per Caso
di Syusy Blady e Patrizio Roversi
Un viaggio intorno al mondo che non racconta la solita storia
Editrice Socialmente, 2007
Chiudi il gas e vieni via
di Patrizio Roversi
Viaggi di un sedentario
Edagricole-Calderini, 2006
Turisti per Cibo
di Patrizio Roversi, Syusy Blady e Martino Ragusa
Il grand tour del buon mangiare
Edagricole-Calderini, 2005
Golosi per Caso
di Patrizio Roversi, Syusy Blady e Martino Ragusa
Viaggio nel mondo dei sapori
Martino Ragusa, medico ed eno-gastronomo, racconta il suo Grand Tour nell’Italia “da mangiare”, dalla Valle d’Aosta a Pantelleria. Viaggia alla ricerca di prodotti tipici, scovati nei loro luoghi di nascita. E scopre i saperi, le tradizioni, le fatiche, le apprensioni e le passioni delle donne e degli uomini artefici di questi prodotti. Scrive delle lettere a Syusy Blady e Patrizio Roversi per convincerli che un formaggio o un salume gustato nel suo luogo di produzione ha il valore aggiunto dell’atmosfera e di tanti sapori in più. E i turisti per caso gli rispondono, raccontandogli le proprie avvventure gastronomiche, vissute e digerite in giro per il mondo.
“Quando ci hanno proposto questo lavoro noi un po’ siamo rimasti perplessi, perché pensavamo ci fossero molti libri su questo argomento, molte guide… Non volevamo fare qualcosa che già ci fosse, indulgere alla moda. In sostanza ammetto che ho partecipato a questa impresa soprattutto per fare rabbia a Syusy! Mi ha accusato per anni di andare in giro e di mangiare per il puro gusto di mangiare, portando a casa tre etti in più… Come un riflesso condizionato di golosità. Qui almeno c’è la dimostrazione che un modo di capire i posti spesso è quello di assaggiare le cose: vedi come fanno da mangiare, gli ingredienti che hanno e capisci la cultura, come sono i mercati, intuisci anche i riflessi culturali di una dominazione. Mangiare serve, oltre che essere gratificante! E Martino nel libro si lascia spesso andare, non tanto nel descrivere i prodotti che presenta con taglio professionale, ma nel descrivere le persone che il prodotto lo fanno. Ha fatto un giro vero lungo l’Italia, prendendo corriere, trenini e trattori. Io e la Syusy rispondiamo alle sue lettere, a volte insieme, a volte separatamente (quelle separate sono venute meglio!) raccontando le nostre esperienze a carattere gastronomico in giro per il mondo. L’anima del libro poi non mi azzardo a spiegarla, non l’ho capita nemmeno io!”
Einaudi Stile Libero, 2000.
Quel poco che abbiamo capito del mondo facendo i Turisti per caso
di Patrizio Roversi e Syusy Blady
Il volume è una piccola guida al pianeta Terra e ai suoi abitanti, scritta a due voci dai due noti viaggiatori dilettanti, uno pigro e pieno di fobie, l’altra incosciente e instancabile. L’uno preferisce le certezze, l’altra il mistero. Il libro non è il gadget della trasmissione: in esso ci sono le cose che i “Turisti per caso” non sono riusciti a raccontare con le immagini, ma che meritavano di essere fissate dalla loro penna. Le più belle e inquietanti albe del pianeta, il panico delle metropoli, i cibi più stravaganti, i costumi sessuali, gli equivoci della lingua… il tutto condito con utili consigli per il viaggiatore dilettante che troverà nel libro un curioso e divertente breviario per gli spostamenti planetari.
le guide di comix - Franco Cosimo Panini, 1994
Di passaggio in India
di Patrizio Roversi e Syusy Blady
Guida a due voci dissonanti
Questo libro contiene il diario di viaggio minimale di due turisti per caso, capitati in India in base ad itinerari personali diversi: lei aveva delle precise curiosità, lui aveva delle imprecisate diffidenze.
Questo libro non è una guida turistica, ma molto di più. È il divertente racconto di un viaggio e del suo esito: la trasformazione di due soggettività. Lei ci credeva? Ora è più scettica. Lui era cinico? Ora si illumina di trascendenza.
Sperling & Kupfer, 1992
Manuale di autodifesa televisiva
di Patrizio Roversi e Martino Ragusa
Dialoghi di un teledipendente con il suo analista
In questo libro Ragusa e Roversi dimostrano – scrive Aldo Grasso nella Prefazione – “come anche la televisione (entità viva ed essa stessa realtà psicologica) sia attraversata da quei nembi psichici che tradizionalmente chiamiamo inconscio”. La tv dunque non solo comunica, impone modelli e crea mode, ma interagisce con gli spettatori al livello più profondo. Si scopre che sottoponendo regolarmente un soggetto mammone e giuggiolone alle esibizioni di Cristina D’Avena o di Fabrizio Frizzi si rischia di farlo regredire fino alla nostalgia del biberon: che l’esempio di Vittorio Sgarbi può essere devastante per chi è già di suo un po’ bullo e cazzutello; che la corposa presenza di Maurizio Costanzo può intossicare irrimediabilmente coloro che coltivano deliri di onnipotenza. La carta vicnente di un fenomeno televisivo in fondo è proprio la correlzaione fra la sua funzione ocmpensatoria e rassicurante e la microfollia del telespettatore. Così la nevrosi cresce e l’audicence pure, in un’alleanza perversa e senza fine: è la teledipendenza, quella vera, drammatica o tragicomica, che ci colpisce tutti, direttamente o negli affetti più cari. Voyeur, invidiosi, masochisti non potranno più rinunciare alla Raffai, che sbatte sul video situazioni torbide, ambienti squallidi, sofferenza di gente qualunque. Chi teme il disordine e la sovversione, troverà settimanalmente sollievo in Pippo Baudo, figura indistruttibile e perenne, profeta del buon senso e dei luoghi comuni. Questo “manuale” rivela, con gli strumenti della psicanalisi, come c’è dietro la coazione a rivedere ogni anno Fantastico, cosa impedisce alle persone intelligenti di prendere le distanze da Telemike, quale disturbo mentale induce a decidere di passare ore e ore con la Lambertucci o con Funari. Ma non si limita alla diagnosi: esso costituisce anche un vero e proprio itinerario terapeutico per liberarsi dalla dipendenza televisiva, una guida scintillante di humour che fornisce le armi dell’ironia, del senso critico e del divertimento a chi è fanatico della tv ma d’altro canto rifiuta di diventare merce di scambio per quegli implacabili tiranni che si chiamano Audience, Sponsor, Target. Trend, Share….
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