Turisti Per Caso Slow Tour è una rivista di “condivisione turistica” edita da Sprea Editori da agosto 2020 – sì, lo so: siamo stati dei masochisti: lanciare una rivista in piena pandemia…  È parente di Turistipercaso Magazine, che è uscita in edicola dal 2009 al 2019 per Ed Master. 

La filosofia è sempre quella: raccogliere esperienze da parte della Comunità dei Turisti e farle circolare, sul web ma anche sulla carta stampata. Perchè la carta stampata, proprio adesso che il cosiddetto Canale Edicola è in crisi, adesso che usare la carta è diventato una specie di reato contro l’ambiente? A proposito, l’editore usa carta certificata-riciclata-ecocompatibile… Ma comunque noi alla carta siamo affezionati, e non credo che si tratti di nostalgia, non è una questione di generazione: Zoe ad esempio è ancora una che “annusa i libri” in libreria. Una rivista cartacea è un oggetto che ha un utilizzo diverso da un telefonino o da un computer, offre altre opportunità, è un altro linguaggio, un medium che non deve sparire. Ma si tratta comunque di una Rivista molto “tecnologica”: con i QRcode si possono vedere i filmati che illustrano gli articoli, quindi è anche una video-rivista, digitale e interattiva. 

Tra le altre cose ospitiamo una rubrica fissa di turismo accessibile in collaborazione con Village 4 All e una dedicata ai Viaggi impossibili per guerre dimenticate con EMERGENCY. 

L’appuntamento in certe stagioni è mensile, in altre è bimestrale. Il riepilogo dei numeri arretrati e le anticipazioni sui prossimi è su Italia Slow Tour. 

Certo, in termini personali per me, Syusy e Silvia è un bell’impegno – spesso io costringo Silvia e Betty, la gentile grafica, a delle corse contro il tempo per consegnare i testi e le foto. A proposito di tempo: c’è anche il problema che una Rivista la devi chiudere in termini di contenuti un mese prima che vada in edicola, è difficile stare sull’attualità. L’economia, per noi e per l’editore, in pratica non c’è, anche perchè abbiamo la concorrenza di tante altre riviste patinate. Ma nonostante tutto io vorrei continuare a fare Turistipercaso-Slowtour, ci tengo da morire, perchè credo che sia diversa da tutte le altre. 

Per cui l’appello è sempre lo stesso: scriveteci, raccontateci, fateci vedere le vostre esperienze di viaggio (scrivendo a redazione@turistislowtour.it).